Insegnare le lingue: la ricerca sul campo di ALL IN

“Educare linguisticamente significa non solo educare alle lingue e al loro apprendimento, ma soprattutto educare all’apprendimento dei codici codici e delle tante (infinite) forme simboliche di cui un essere umano può dotarsi: in definitiva è un’educazione alla lingua nella sua pluralità» (Simone, 1976)

Esplorare e valorizzare la “pluralità” è infatti uno degli obiettivi principali di questo progetto che ha messo insieme associazioni e università di quattro diversi paesi europei (Italia, Germania, Grecia e Spagna) per migliorare la comprensione delle diverse esigenze dei migranti che imparano la lingua del paese ospitante.

L’organizzazione ha coinvolto tutti coloro i quali hanno anni di esperienza con i migranti che vivono nelle loro comunità locali. Queste competenze sono state fondamentali per condurre una ricerca sul campo sulle debolezze e sui punti di forza del processo di apprendimento.

I dati sono stati raccolti attraverso interviste con discenti adulti (interviste semi-strutturate one-to-one o focus gruppi) e docenti e professionisti che operano nel campo della migrazione. Le interviste volevano profilare gli studenti L-2 per essere in grado di differenziare i bisogni e gli interessi a seconda del loro background migratorio, il background educativo, i sogni e le aspirazioni.

Dall’altro lato, le interviste agli operatori del settore hanno permesso di mappare l’integrazione e le politiche di educazione dei Paesi coinvolti.

Questi dati verranno elaborati e raccolti nella creazione di utili linee guida che saranno a disposizione di tutti e utilizzate come punto di partenza per ulteriori ricerche.