A partire da settembre 2012 l’associazione Per Esempio in partenariato con l’organizzazione non governativa WeWorld, ha avviato il progetto di contrasto alla dispersione scolastica Frequenza 200 nella zona di Borgo Vecchio, quartiere popolare del centro storico di Palermo. frequenza200 logo

Il progetto è coordinato in collaborazione con l’Osservatorio Provinciale sulla dispersione scolastica e con le scuole di circoscrizione, al fine di avviare una serie di interventi che contrastino non solo l’abbandono e l’insuccesso scolastico, ma anche le situazioni di disagio giovanile presenti in questo contesto, offrendo nuove e diverse opportunità di incontro, formazione e crescita.

Nello specifico il progetto è un intervento/programma che si sviluppa del network Frequenza 200 presente in diverse città d’Italia (Palermo, Milano, Torino, Napoli, Roma, Bari) .

Il centro diurno di Palermo è operativo 5 pomeriggi alla settimana, dalle 15.00 alle 18.00 e propone attività educative condivise con le istituzioni del territorio, in particolare scuola dell’obbligo, servizi sociali competenti e osservatorio sulla dispersione scolastica. I percorsi educativi sono realizzati attraverso attività di supporto scolastico diretto, a favore dei minori coinvolti, e attività sportive e ludico-ricreative, con particolare attenzione ad attività di educativa territoriale, tendenti a coinvolgere il quartiere, quale protagonista dell’intervento istituito, e non quale semplice spettatore.

Sull’onda dell’esperienza maturata nei due annualità precedenti, sono stati potenziati due strumenti, risultati vincenti:

  • il mezzo artistico e manuale quale tramite di espressione e sperimentazione, attraverso il quale trattare temi fondamentali per quello che riguarda la crescita dei ragazzi e la loro integrazione all’interno del contesto sociale di riferimento;
  • lo sport, quale strumento aggregativo, di sperimentazione positiva delle regole, e quale strumento di inclusione sociale e competizione sana. Parallelamente saranno coinvolte le famiglie dei minori con azioni di counseling e rinforzo delle competenze genitoriali.

Le scuole rappresentano uno snodo fondamentale fine di creare un’equipe d’intervento omogenea sui beneficiari del progetto.

Gli utenti che frequentano direttamente il centro sono chiamati a condividere la loro esperienza con i coetanei e gli altri ragazzi delle loro scuole, nonché con gli altri beneficiari del programma a livello nazionale, nell’ottica di uno sviluppo metodologico relativo alla “peer education”.

L’obiettivo di base del progetto è dunque l’implementazione di un percorso condiviso tra insegnanti, famiglie ed alunni, che vengono coinvolti nelle diverse fasi, al fine di incidere non solo sul minore, ma anche sulle dinamiche di base che possono influenzare negativamente la sua crescita socio-relazionale.

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